Cronistoria
1977
La prima mostra personale la allestii alla galleria "La Sprugola" (oggi scomparsa) dal 5 al 17 febbraio 1977 in La Spezia. Presentai 42 quadri. Fu un relativo successo, e ne rimasi veramente soddisfatto, considerando la prima "uscita" Utilizzai per il depliant della mostra il quadro raffigurato in B/N
COLORE IMPREGNATO DI RICORDI ROMANTICI
Siamo andati Cargioli ed io a trovare Delsoldato nel suo studio di via Bologna.
Il soggiorno,caldo ed accogliente, antichizzato da mobili di pregiata fattura, ospita alle pareti numerosi quadri del pittore spezzino, tra i quali spicca un omaggio a a Monet, opera di Delsoldato stesso. Innamoratissimo dell'Impressionismo, dal movimento francese ha tratto lo stimolo emozionale per i suoi dipinti, immagini di natura calma, riposante e sincera.
Preziosi i bozzetti(Delsoldato ne ha un'infinità, segno sicuro d'attiva partecipazione, di voler dipingere, di godere attimi incessanti con tele e colori e pennelli) adagiati come sono nella bellezza serena e rasserenatrice di verdi pianure, di sottoboschi,di rivoli ancheggianti di mare e d'aerate campiture.
Il colore è sempre ben dosato ed equilibrato, mai invadente, colore tonale impregnato di ricordi romantici e palpitanti e per questo vivi ed edificanti.
Non si riscontra nei lavori di Delsoldato velatura di mestizia, si contatta il sapore gradevole dei tepori primaverili, quasi di fanciullezza sempre presente, non impregnata delle soffocanti palpitazioni dell'oggi più attuale.
Guardando questi dipinti, a prescindere dal valore tecnico e pittorico esistenti e quindi dalla loro validità intrinseca pur con le sue incertezze e smagliature (chi è perfetto) ci sentiamo subito attratti dalla facilità di lettura anche per l'abito di modestia di cui sono vestiti che individua tra l'altro il temperamento emotivo del pittore con il quale ci palesa questo suo afflato romantico, ci narra la storia tranquilla con amore e bontà.
L'esistenza estetica e l'attitudine morale pongono Delsoldato nella tradizione impressionista, ma più vicino a noi, in quella toscana e sono da considerarsi pertanto come basi di partenza. Il discorso pittorico racchiude invece un suo personalismo identificato non tanto nel tratto grafico, quanto nella tonalità del colore e nella sua stesura fatta di piccole pennellate in vibrazione affettiva per la natura che scioglie sulla tela, quella natura amica ansiosa di silenzi, di echi varii, di non dissimilata poesia.
Abbiamo fatto il giro di tutte le pareti, abbiamo visto tutto, Delsoldato ci ha palesato le sue ansie e i suoi timori; siamo usciti,sereni nel sereno investiti da una leggera brezza e dai raggi del sole ancora un saluto forse dall'atmosfera limpida che ci ha appena lasciati prima di essere avvinti dalla sempiterna magia della sera.
(dalla mostra personale alla galleria "La Sprugola" 1977) Franco Ortis
1979
ROMANO DELSOLDATO: PITTORE DI VERITA'
Romano Delsoldato è certamente un pittore di verità, non soltanto nei soggetti che ci propone ma, anche, nel modo di operare: egli infatti - armato di cavalletto e pennelli - percorre le contrade del nostro paesaggio alla ricerca di spunti inediti, convinto che anche nella nostra era la natura abbia ancora molto da offrire all'uomo.
Dipingere all'aria aperta, alla luce del sole, è dunque per Delsoldato il modo migliore per cogliere il vero aspetto di quello che ci stà attorno, rispecchiando con fedeltà il tono dei colori, il gioco di luci ed ombre, la poesia della natura. Così l'ombrosa quiete d'un bosco, il leggero stormire dei pioppi sulla riva del fiume, il profumato silenzio d'un giardino adorno di giaggioli, una siepe di biancospino fiorito, hanno il sapore d'una gioiosa scoperta. Così un paese antico fatto di vie lastricate e di case di pietra segnate dal tempo, una sperduta pieve cinta di cipressi, un muro al limitar dei campi, un sentiero sassoso, si fondono nella natura come le note d'una sola armonia.
Paolo Bassani La Spezia 16-12-1979
1979 - Collettiva di pittura - 1° edizione del premio nazionale di pittura figurativa "Il paesaggio nell'arte" U.S. Landini Lerici
1980
QUANDO L'ARTE SI FA VOCE DELL'ANIMA
"Amo la natura e tutto ciò che è in essa. Quando dipingo vado alla ricerca degli angoli più remoti, delle vedute più suggestive..."
Così scrive, parlando di sè, Romano Delsoldato: parole schiette e semplici che ci permettono di cogliere il nucleo della vocazione e dell'ispirazione di questo sensibilissimo interprete del paesaggio.
Romano Delsoldato non dipinge nel chiuso di uno studio, ma all'aria libera, a contatto diretto con gli alberi, i fiori, il cielo, il mare, il vento, i greti sassosi dei torenti, i sentieri pieni di sole, la pace raccolta dei borghi della sua terra. Nessun virtuosismo quindi, nessun artificio nel suo linguaggio, ma soltanto immediatezza sorretta da un vigile senso della coerenza artistica.
Ci troviamo di fronte ad un autentico "poeta" che fatica con instancabile vitalità ed ardente passione creativa per far sua la bellezza del mondo.
Il suo "verismo" che forse sarebbe meglio chiamare "realismo magico" pur nella sua concisa aderenza agli innumerevoli e mutevoli aspetti del creato, nasce da un sentito bisogno di sincerità che è, al tempo stesso, sofferta conquista interiore: di qui, nei suoi dipinti, un'efficacissima sintesi d'osservazione realistica e d'emozione pacata, un commento lirico del mistero abbagliante dell'universo.
Ecco perchè i suoi paesaggi, densi d'afflato spirituale, si fanno trepida meraviglia, diventano la voce più segreta e profonda delle cose, hanno una vibrazione cromatica intrisa di dolcezza e di stupefatto silenzio: quel silenzio in cui si riverbera, anche nella raffigurazione dei più umili aspetti della natura, lo struggente senso dell'infinito che alberga nell'anima d'ogni vero artista.
Dallo sfumato accordo delle linee, dei volumi e dei colori si sprigiona la nitida presenza di un semplicità estatica e casta, e la poesia zampilla con un flusso lento e continuo in una melodia delicata e sommessa che avvince e consola.
Forse, fra decenni, in questa nostra impietosa epoca dell'obsolescenza, moltissima pittura - che fa pompa di sè nelle troppe mostre tenute in piedi dall'industria pubblicitaria e dalla velleità del succeso ad ogni costo - sarà stinta ed estinta, ma i paesaggi di Romano Delsoldato continueranno, sempre più vivi, a testimoniare che l'essenza più pura dell'arte trova la sua genesi nella sincerità e chiarezza interiore.
Messina, 9 ottobre 1980 prof. Giuseppe Sciarrone
1980
1980 - Mostra collettiva al Centro Prospettive D'Arte. Galleria d'arte "L'INDICE" La Spezia
1980 - 1° rassegna collettiva a suffragio popolare. Galleria d'arte "L'INDICE" La Spezia
1981
QUADRI PERMEATI DA LUMINOSA COMPOSTEZZA
La pittura di Romano Delsoldato, rispettando i canoni più rigorosi degli impressionisti, non ha certo bisogno di didascalie.
Permane sempre nella sua pennellata, ora larga ora minuta, policroma e brillante, quel messaggio di trepidante passione che lega l'uomo al mondo che lo circonda ed alle cose.
Un pittore, quindi, che vive in un naturale convincimento del bello per fermare nella tela l'estasi del momento vissuto con la gioia serena dell'umile sentire.
I suoi quadri, paesaggi, nature morte, fiori, sono sempre permeati da una luminosa compostezza che raggiunge a volte limiti eccellenti.
Per questo, a mio avviso, di Delsoldato si può dire che egli è un pittore vivo, ma soprattutto un buon pittore.
Rocco Màlato Firenze 28-09-1981
1981 - 7° Edizione del premio internazionale di pittura, scultura,grafica "S. Croce" Galleria d'arte "Il Cenacolo" Firenze 28/3 - 5/4
1981 - Rassegna culturale galleria d'arte moderna "L'OLMO" Collettiva di primavera - La Spezia 28/3 - 9/4
1981 - 6° mostra mondiale d'arte contemporanea "Città di Crescentino" Vercelli - 12/4 - 26/4
Premiato con targa "Città di S. Salvador"
1981 - Collettiva di primavera - Centro prospettive d'arte "L'Indice" La Spezia - 4/4 -16/4
1981 - 1° mostra arti figurative CRAL TMI La Spezia
1981 - 1° concorso di pittura estemporanea "Da Lerici alle 5 terre" Centro prospettive d'arte "L'Indice" La Spezia 29/6 - 10/7
Premiato con 1° premio ex-aequo
1981 - 9° concorso nazionale di pittura "La Quercia d'oro" Quercia di Aulla (MS)
1981 - 2° premio "Città di Torbole" Torbole sul garda (TN) 27/8 - 6/9
1981 - Conferimento del "Premio Europeo Parigi 81" 4/10/1981
1982
ROMANO DELSOLDATO: una pittura non fine a sè stessa
Si è detto, giustamente, per Romano Delsoldato, della sua adesione diretta e senza riserve all'impressionismo, ma si fa presto a parlare d'impressionismo oggi, quasi che non fossero passati più di cento anni da quando un gruppo di "refuses" dai "salons" ufficiali si riuniva in problematiche e avventurose esposizioni e da quando un piccolo quadro, "impression, soleil couchant" dava il battesimo all'inizio della storia moderna dell'arte, segnava la fine delle secolari certezze dell'illusione razionale: il progetto, il disegno, il chiaroscuro, il colorito. Il nuovo credo diveniva allora il vero naturale, la visione dell'occhio, abbagliato dalla bellezza della natura, ma lucido percettore dei fenomeni colti nel loro farsi, nel loro essere e mutare.
Ripercorrere e continuare quella strada così come fa Delsoldato oggi pone una serie di problemi e di nuovi confronti che devono essere necessariamente considerati.
A fronte, infatti, della libertà compositiva, dell'impetuoso tuffarsi nel verde e nell'azzurro del plein-air, non vi sono certo più regole accademiche tiranneggianti e neppure committenze borghesi che prediligono rappresentazioni storiche o allegoriche. Non è quindi, ad una realtà culturale retriva o ad un mercato reazionario, che si risolve questo bisogno di Delsoldato di cantare tutta la poesia che sale dagli umori della terra amica dell'uomo. Ma neppure è l'estasi nella beatitudine dell'eremita, della fuga in un mondo dorato di pace e armonia.
I problemi della società di cui l'artista vive e di cui si fa testimone, le istanze di cui si fa interprete, i pericoli di cui si fa spesso inascoltato anticipatore, sono cambiati ma non diminuiti.
Delsoldato, come uomo e artista che vive profondamente calato nel suo tempo, sa che tutto oggi è questione di scelte; non scegliere è anch'esso un atteggiamento politico in quanto non permette in ogni caso un'assenza di relazione provocando una serie di conseguenze automatiche inevitabili. Da qui la coscienza del significato di ogni atto e di ogni inerzia, dell'interdizione della casualità e dell'indifferenza.
La natura di Delsoldato non è una formula, non una sostanza in provetta isolabile dal circostante; stà indissolubilmente di fronte all'urbano, è maestra di vita di fronte ai falsi profeti del consumo elettronico, e tremolanti appigli delle scalate al sistema, è momento di ritrovo dell'essenza dell'essere in sè di fronte agli sdoppiamenti e alla dispersione nell'indifferenziato e nel massificante contemporaneo.
Non solo dunque Delsoldato è cosciente della vera natura del suo operare, ma ne conosce e valuta la portata, l'importanza. Questa coscienza si trasferisce interamente nella sua pittura che si rivela con il corrispondente spessore culturale e la consapevolezza storica dati da una esperienza giocata nel vivo dei rapporti uomo-ambiente, cardine delle possibilità future di gettare nuove basi di sopravvivenza basate sull'ordine ecologico, sull'equilibrio protetto delle risorse della natura, oppure su strade senza uscita in cui può incamminarsi la scelleratezza e la mancanza di scrupoli dell'uomo contemporaneo.
Una pittura non fine a se stessa dunque, questa di Delsoldato, che ammonisce senza pronunciare sermoni, offrendo invece al pubblico lo spettacolo miracoloso dei colori sfavillanti del cielo, della acque, degli alberi di una natura felice in cui sia bello vivere.
Francesco Benedetto Rossi giugno 1983
1982
1982 -1° Premio Nazionle "ARTE e SPORT" Soc.River Tennis Arcola (SP) 1/5 - 9/5
Premiato con terzo premio
1982 - 2° mostra di pittura e grafica - CRAL TMI La Spezia 11/6 - 19/6
1982 -10° Edizione concorso nazionale "La Quercia d'oro" Quercia di Aulla (MS) 4/7/1982
1982 - Mostra collettiva galleria "La salamandra" (SP) 1/9 - 12/9
1982 - 1° rassegna arti visive Centro d'arte "La Salamandra" La Spezia 2/10 - 10/10
Premiato con 2°premio, targa e diploma di merito
1982 - Rassegna Nazionale di pittura, grafica e naif. Galleria d'arte "La Contemporanea" C/so Buenos-Aires 46/A Genova 9/10 - 19/10
Premiato con medaglia d'argento
1982 - 9° edizione del premio internazionale di pittura, scultura e grafica "IL CENACOLO" Firenze 21/11 - 28/11
Segnalato con diploma e targa
1982 - Mostra collettiva di Natale. Centro prospettive d'arte "L'INDICE" La Spezia 20/12 - 8/01/1983
1983
1983 - 1° edizione del premio di pittura, grafica e scultura "LUNIGIANA 83" Villafranca (MS) 31/3 - 4/4
Premio speciale per l'impressionismo.
1983 - 3° mostra collettiva di pittura, grafica e poesia CRAL TMI La Spezia giugno 1983
1983 - 1° estemporanea ed esposizione nel rione, comune di S. Stefano di Magra (SP) 31/7/1983
Premiato con 1° premio assoluto
1983 - 1° edizione gran premio di pittura, poesia, grafica e scultura "LA LIZZA D'ORO 83" Marina di Carrara 25/9/83
Premiato con 7° premio, targa e diploma.
1983 - 5° edizione del premio internazionale di pittura "Castagna d'argento 83" Palazzo Berghini - Sarzana 19/11 - 27/11
Premiato con il 2° premio per la sezione "paesaggistica"
1983 - 2° rassegna arti visive - centro d'arte "LA SALAMANDRA" La Spezia 17/9 -1/10
Premiato con il 2° premio per l'impressionismo con targa e diploma.
1983
QUADRI
Mazzi di fiori
ti guardano.
Paesaggi
che tu non pensavi.
Ed ora li vedi.
Par che ti giunga
il mormorio
dell'acqua
che accarezza le barche,
poste lì
in attesa.
Vi è un silenzio,
una pace.
Nessun rombo
tu senti
vicino e lontano.
Quadri...
Vi guardo vorrei
sognare.
A Romano Delsoldato un ammiratore dei suoi quadri
Dott. Leonardo Zucchini 2/6/1983